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ALCUNE RISPOSTE A DOMANDE FREQUENTI
Durante la visita il dentista mi ha detto che ho un problema a un dente ma io non ho mai avuto male. Posso aspettare?
Dentista: talvolta è possibile, altre volte è sconsigliato. Esistono patologie che possono manifestarsi senza dolore ma che possono compromettere seriamente la salute di uno o più denti. Quindi considerare il dolore come indicazione alla cura è sbagliato. Per esempio una carie molto piccola può non dare alcun sintomo però, se non curata, in pochi mesi potrebbe rendere necessario un intervento più invasivo e costoso.
Dottore, togliamo il dente e mettiamo un impianto?
Dentista: è possibile, ma la scelta migliore resta conservare il dente naturale, che in fondo si può considerare un impianto già in bocca. Ovviamente la scelta va fatta caso per caso sulla base delle indagini diagnostiche. Bisogna considerare anche che non sempre è semplice o fattibile mettere un impianto se le condizioni anatomiche del sito sono sfavorevoli.
I denti devitalizzati vanno sempre coperti con una corona?
Dentista: Sì, praticamente sempre perché i denti devitalizzati diventano più fragili e più soggetti a frattura.
E poiché una frattura può facilmente comportare la perdita del dente, incapsulare i denti devitalizzati aumenta enormemente le probabilità che ci accompagnino ancora per lungo tempo.
I motivi sono da ricercare nelle cause che hanno portato a devitalizzare quel dente: carie molto profonde, traumi dentali che indeboliscono la struttura dentaria. Se aggiungiamo l’inevitabile perdita di tessuto necessaria ad effettuare la terapia, si comprende quanto a fine cura il dente risulti meccanicamente debole. Sarà quindi consigliabile proteggerlo con una corona protesica.
Se invece, ma si tratta di casi sporadici, la quota di tessuto dentario residua è sufficientemente affidabile, fatto un corretto bilancio costi-benefici, l’operatore può optare per un restauro finale che non prevede la copertura del dente. Ma si tratta comunque di casi specifici molto meno frequenti.
Che cos' è la diga odontoiatrica?
Dentista: È un quadratino di lattice fissato sui denti attraverso degli uncini e tenuto in tensione da un archetto. Viene utilizzato per isolare il dente o i denti da trattare, così da lavorare in assenza di saliva e di umidità. Nella sua semplicità è uno strumento insostituibile nelle procedure di conservativa ed endodonzia perché riduce di molto la percentuale di batteri.
In secondo luogo tale strumento diventa una misura protettiva per il paziente dato che impedisce l’ingestione di corpi estranei di dimensioni minime ed evita il contatto fra i tessuti molli e sostanze irritanti.

Laureata in Odontoiatria e Protesi dentaria presso L’Universidad Alfonso X El Sabio nel 2016. Continua il suo percorso formativo presso la New York University specializzandosi in Ortognatodonzia nel Post Graduate Program of Orthodontics and Dentofacial Orthopedics nel 2018. Partecipa a diversi corsi e master privati.
Diplomata al liceo classico, mi sono laureata in Odontoiatria e Protesi dentaria alla Sapienza di Roma con lode.
La sedazione cosciente in odontoiatria è una tecnica sicura e consolidata, non invasiva, adatta a tutti (anziani, adulti e bambini) e volta a favorire una maggiore sensazione di benessere e tranquillità. Con una comoda mascherina nasale il paziente respira una miscela di ossigeno e protossido d’azoto in proporzioni personalizzate, beneficiando immediatamente di un effetto rilassante. Al termine della seduta si può tranquillamente tornare alle normali attività.
La TAC Cone Beam è una tomografia computerizzata (tac dentale) che si avvale di un’apparecchiatura in grado di ottenere immagini tridimensionali.
L’odontoiatria conservativa è quella parte dell’odontoiatria che si occupa della cura della carie dentale.
In questa branca dell’odontoiatria si trattano tutte le malattie che colpiscono il nervo di un dente.
Ortodonzia bambini. I nostri figli sono il bene più prezioso: è importante osservarli e seguirli fin dalla più tenera età. Modificando alcune abitudini scorrette, si possono evitare problemi più difficili da risolvere in futuro.
La bellezza di un sorriso è qualcosa che tutti desideriamo perché ci consente di comunicare con gli altri con sicurezza. È l’insieme di tanti fattori che sono la forma e il colore dei denti, la posizione delle gengive, le labbra, la forma del viso, il colore dell’incarnato, piccoli particolari che nel loro insieme portano all’unicità della persona.
La parola ci fa pensare alla sostituzione di qualcosa di naturale con qualcosa di artificiale.
La chirurgia orale annovera tecniche molto differenti tra loro, finalizzate a scopi altrettanto diversi.
La mia tesi sperimentale è stata sul carcinoma orale, patologia estremamente grave ma sulla quale esiste ancora troppa poca prevenzione. In seguito ho frequentato corsi di perfezionamento in endodonzia, conservativa e chirurgia.
Nel 1995 ho iniziato ad esercitare la professione avendo la fortuna di incontrare, assistere e collaborare con un professionista che mi ha appassionato verso l’endodonzia e le sue problematiche, disciplina che ancora prediligo esercitare.
Collaboro con lo studio dal 1999. Ogni giorno mi dedico alla cura dei pazienti con l’entusiasmo del primo giorno, ma con l’esperienza di molti anni in più e le conoscenze acquisite grazie alla frequentazione di innumerevoli corsi di aggiornamento, approfondimento ed insegnamento di nuove tecniche.
Sono cresciuta in una famiglia con padre e madre dentisti, entrambi mi hanno trasmesso la passione per l’eccellenza attraverso l’aggiornamento continuo e la frequentazione di studi di colleghi negli Stati Uniti. È proprio lì che ho compreso quanto sia importante lavorare in gruppo, con colleghi a loro volta appassionati, per dare al nostro paziente delle proposte di cure derivanti dall’esperienza di trent’anni di lavoro ma con le tecniche più moderne.